Come è fatto e come funziona un rest micrometrico

Nella presente nota illustrativa si fa principalmente riferimento ai prodotti di una nota azienda Italiana produttrice di ottimi rest da tiro, l’Armeria Cicognani Srl.

A differenza dei semplici  rest anteriori  disponibili in commercio in varie forme e prezzi che consentono esclusivamente l’appoggio del paramano della carabina, lasciando al tiratore tutti i controlli di assetto del tiro,

esistono sul mercato  rest molto più articolati, dotati di complessi meccanismi  che consentono di variare tale assetto, tanto in brandeggio (deriva) quanto in elevazione, con estrema precisione, tramite una serie di controlli di cui sono dotati.

Questi particolari dispositivi, utilizzabili per alcune categorie di tiro contemplate dalla disciplina sportiva Bench Rest, vengono quasi esclusivamente impiegati in coppia con un appoggio posteriore solido e stabile, sul quale trova alloggio il calcio della carabina.

I rest anteriori di tipo micrometrico sono di massima composti da due componenti di base, una testa rest ed un corpo , quest’ultimo costituito da un sistema di elevazione della testa ed una base di sostegno solida e pesante.

Ognuno dei suoi componenti può presentare differenti geometrie e/o funzioni a seconda del progetto d’assieme e del relativo costo.

L’elemento basilare del rest è, ovviamente la sua testa. La parte che viene a contatto con il paramano della carabina deve infatti adattarsi all’arma mantenendo doti di grande stabilità. Come sopra accennato, le teste rest vengono prodotte in varie tipologie, possono essere semplici o più complesse svolgendo particolari funzioni utili al tiratore. In sostanza le loro caratteristiche possono riassumersi nelle seguenti tre voci:

  • testa rest fissa;
  • testa rest regolabile;
  • testa rest “swing

Testa rest fissa.                                                                                                                                                                       Di norma, la testa rest fissa dispone di tre manopole. Le prime due (a) poste in alto, sulle guance dell’alloggiamento del cuscino ed, attraverso la loro pressione su due piastre di metallo semoventi, le inclinano e le mandano a bloccare lateralmente il cuscino nel suo alloggiamento.  La seconda manopola (b) consente di ruotare la testa sul suo asse verticale e di bloccarla nella posizione stabilita dal tiratore prima di effettuare il tiro.

Di seguito un’immagine di una testa rest fissa tra le più diffuse:

Di norma, il  cuscino della testa rest non viene fornito. Il tiratore lo sceglie in funzione della forma e delle dimensioni del paramano della propria carabina. Va riempito alla stregua dei cuscini posteriori di materiale fluido (sabbia o cromite) e dispone di due alette laterali, dotate di asole, per fissarlo saldamente sulla parte piatta della testa. 

 Per spostarsi orizzontalmente sul bersaglio con un rest dotato di testa classica, infatti, il tiratore, agendo con la propria spalla, deve ruotare la carabina a dx o sx. La testa rest classica ruota solidalmente, spinta dall’astina della carabina che agisce sul suo alloggiamento. Una volta centrato il bersaglio, il tiratore, attraverso la manopola, blocca la testa nella posizione individuata rendendola solidale al rest ed effettua il tiro.

Testa rest regolabile

La testa rest regolabile è concepita in modo differente, non dispone di un vero e proprio cuscino, la parte piatta, cosi come le due guance laterali della testa, dispongono di semicilindri in tessuto, ripieni di materiale fluido,  solidali alle strutture (d). 

Una manopola (f) agisce sulle due guance (e) che scorrono sulla parte piatta della testa aprendosi e chiudendosi. In tale modo l’alloggiamento può regolarsi a piacimento del tiratore, adattandosi quindi, a differenti tipologie di paramano.

Per le sue peculiarità costruttive, tale testa permette, inoltre, di serrare “a morsa” la carabina per procedere alle sue regolazioni e messe a punto, per il centraggio dell’ottica ad esempio. 

Testa rest Swing

La testa rest “Swing” annovera due funzioni contemporaneamente, quella di regolazione dell’alloggiamento dell’astina e quella di brandeggio, a livello micrometrico, in orizzontale. Quest’ultima funzione sostituisce, in pratica, la rotazione della testa rest sul proprio asse verticale per muoversi sul piano orizzontale del bersaglio. 

La testa è montata su una slitta e, tramite una manopola laterale (g) che fa capo ad una vite senza fine, può essere translata verso destra o verso sinistra con precisione micrometrica, permettendo al tiratore di far scorrere orizzontalmente la carabina sul bersaglio senza doverla ruotare come invece è necessario fare con una testa rest fissa. 

Corpo rest e sistema di elevazione

Passiamo ora al corpo standard di un rest classico, costituita dal sistema di elevazione della testa rest e dalla base di sostegno.

I più diffusi rest in commercio dispongono di una base a tripode e di un sistema di elevazione a volantino 

La base viene di norma realizzata in ghisa, alluminio o acciaio. 

Base rest tripode (h)

Manopola di regolazione elevazione grossolana (i)

Manopola di blocco dell’elevazione grossolana (l)

Volantino di regolazione fine dell’elevazione (m)

Manopola di blocco della rotazione asse testa rest (n)

Perni di regolazione messa a bolla della base (o)

Il perno di regolazione posteriore (o)* svolge due funzioni. La prima è quella di messa a bolla della base al pari dei due perni anteriori, la seconda è quella di essere d’ausilio alla regolazione in elevazione fine.

All’interno del perno, infatti, una vite regolabile attraverso un’apposita manopola (p) consente di sollevare ed abbassare micrometricamente la parte posteriore della base rest trasmettendo il movimento all’intero rest ed alla carabina che vi è alloggiata, con conseguente azione sulla regolazione fine dell’elevazione.  I classici modelli di rest, sono quelli maggiormente impiegati dai tiratori di BRAC .

Contrariamente alle armi a fuoco, le carabine ad aria compressa presentano reazioni cinetiche al tiro molto contenute se non addirittura inconsistenti.  Pertanto, l’impiego di rest dal peso limitato non influisce minimamente sulla precisione del tiro.

Il sempre crescente livello tecnologico della meccanica di precisione, congiuntamente con l’estro creativo degli addetti ai “…..particolari lavori”, ha dato origine nel tempo a svariati tipi di rest di molteplici forme e dimensioni dove le funzioni del rest classico vengono svolte attraverso differenti accorgimenti meccanici.

Prima modifica e più determinante tra tutte è la sostituzione ed accorpamento delle due funzioni di brandeggio e di elevazione, in un unico comando costituito da un “joy stick” 

Attraverso l’azione su un leverismo (q) è possibile spostare fluidamente la testa rest nelle quattro direzioni utili, consentendo al tiratore di agire su un unico pratico e preciso comando , evitando di perdere tempo prezioso per effettuare regolazioni di assetto differenziate con conseguente perdita di concentrazione e, soprattutto di tempo, così prezioso durante le competizioni.

In questo particolare caso è da notare il sistema di elevazione grossolana della testa rest, ottenuto con una colonna a cremagliera (r) su cui la testa rest si “…arrampica” comandata da una manopola (s).  Sistema sempre più presente nelle nuove generazioni di rest. Di seguito, ad esempio, un SEB Neo con joy stick e due colonne a cremagliera: 

Altra tecnica realizzativa piuttosto diffusa è quella che affida sia la funzione di brandeggio (deriva) che quella di elevazione, direttamente al suo corpo. Quest’ ultimo è dotato di un blocco mobile (s) sul quale è montata la testa rest . Una manopola laterale (t) fa traslare il blocco verso destra o sinistra, mentre un’ulteriore manopola, posta sul blocco stesso, regola l’elevazione della testa.

Teniamo sempre in considerazione che i rest, soprattutto quelli micrometrici, nascono per praticare il Bench Rest con armi a fuoco.  Le consistenti reazioni cinetiche della carabina all’atto dello sparo, incidono notevolmente sul supporto su cui è poggiata.  Quest’ultimo deve necessariamente essere di notevole peso per assorbire tali reazioni e mantenersi più fermo possibile durante lo sparo. Le ultime generazioni di rest in commercio, ormai quasi tutte dotate di Joy stick, presentano, pertanto solide e spesse basi in acciaio e, difficilmente scendono al di sotto dei 15/16 Kg.  Una delle cause principali dell’aumento di peso è determinato dal sempre crescente interesse per il tiro di precisione “long Range”, che comporta l’impiego di fucili di grosso calibro ha fatto si che i produttori di rest, oltre a dotare i propri modelli di peculiari, differenti sistemi di controllo, ne hanno notevolmente aumentato i pesi.

Di seguito qualche modello di ultima generazione:

Fino a qualche anno fa’ in Italia esistevano dei qualificatissimi artigiani che producevano dei rest micrometrici di ottima qualità.    Tale produzione, tuttavia, è andata sempre più diminuendo assieme al numero dei tiratori che praticano il BR. Motivo principale di tale tendenza, almeno a mio parere, è da attibuire al costante crescere dei costi legato alle tariffe dei poligoni ed ai costi del munizionamento. 

Faccio, ovviamente, riferimento all’impiego dei rest nelle discipline Bench Rest a fuoco.   Il loro impiego con armi ad aria compressa, seppure ultimamente in fase crescente per il sempre maggiore interesse suscitato proprio da BRAC Italia, non è comunque tale da destare interesse commerciale nel mercato attuale.

La sede operativa di BRAC Italia & del BRAC-ers TEAM Romano….